Sebbene di altezza modesta, poco più di 1300 metri, la vetta del Monte San Defendente regala magnifici panorami sui rami del Lago di Como, sulla punta di Bellagio e sui monti del comasco e del lecchese, tra i quali il Bregagno, il Grona, il Crocione di Tremezzo, il Monte Croce di Muggio, il Legnone, il Grignone, … E, sempre grazie alla bassa quota, è raggiungibile in tutte le stagioni.
La facile escursione proposta per raggiungerlo parte da Esino Lario. Lasciate le auto nei pressi del Municipio (via Adamello) o in altri parcheggi in zona, ci si dirige verso il centro del paese fino ad incontrare via Agueglio dove sono posizionati i cartelli escursionistici che indicano il Passo Aguaglio. La stretta viuzza, con fondo in porfido, sale con pendenza costante e non ripida tra le case del nucleo storico fino ad uscire dal paese in corrispondenza di un’area pic-nic attrezzata con tavolo e alcune panchine; qui, seguendo le indicazioni per il passo poste su un pannello informativo, si imbocca verso sinistra una larga mulattiera dal fondo in cemento e selciato che procede quasi pianeggiante e con pochi tratti un po’ più ripidi.
Attraversate le abitazioni di Busso, superato un ulteriore bivio, dove si prende a destra (sempre seguendo le indicazioni per il passo), si arriva alla località Agueglio, un bel gruppetto di case in mezzo ai prati, e quindi, in prossimità della provinciale 65 Cortenova-Perledo, ad una piccola cappelletta (Chiesetta di San Defendente).
Svoltando a sinistra verso il Passo Agueglio (indicazioni assenti, ma il monte è ormai ben visibile), si segue per circa 400 m la strada asfaltata. Per quanto poco trafficata, nel tratto iniziale è bene sfruttare gli ampi prati ai lati per evitare l’asfalto e dove si può pure godere, guardando verso destra (nord), di un bel panorama sul ramo settentrionale del Lago di Como; passaggi che si restringono più avanti, e quindi attenzione ad eventuali veicoli in transito, in corrispondenza dell’evidente cartello che invita a svoltare verso destra; inizialmente su una larga traccia che si dirige verso una vicina baita, da abbandonare quasi subito verso sinistra a favore di un sentiero più stretto nel bosco. Sentiero stretto ma senza passaggi complicati dove l’unica difficoltà può essere rappresentata, in autunno, dal tappeto di foglie che copre i sassi. Man mano che si sale la vista si apre sul Lago di Como e davanti inizia a mostrarsi la croce di vetta che si raggiunge in pochi minuti affrontando il tratto un po’ più faticoso dell’intera salita (da superare alcuni gradini nella roccia).
La vista che si apre dalla vetta è stupenda: in basso risalta il promontorio di Bellagio, dove si congiungono i due rami meridionali del Lago di como, alle spalle svettano il Monte Legnone, la più alta delle montagne lecchesi, e più a sud, sopra a Esino, il versante nord della Grigna Settentrionale (Grignone), di fronte tutte le montagne del comasco.
Dopo una meritata sosta per tirare il fiato, per godere del panorama e magari anche per gustare la colazione al sacco, si fa rientro a Esino ripercorrendo a ritroso il percorso dell’andata.