Tranquillo trekking di due giorni nel cuore delle Dolomiti Occidentali col giro del Sassolungo e del Sassopiatto e pernottamento al Rifugio Vicenza.
Sabato 13 giornata disturbata dal vento freddo e con un cielo a “scacchiera”: alcune zone perfettamente azzurre e altre coperte da pesanti nuvoloni, ma che non minacciavano pioggia. Nessun problema quindi ad affrontare l’escursione in programma: partenza dalla stazione a monte della funivia del Col Rodella, discesa verso il Passo Sella, attraversamento della Città dei Sassi e della parete nord del Sassolungo e ingresso nel Vallone Dantersasc per raggiungere il vicino Rifuio Vicenza. Unica variante sul programma la scelta, sotto la parete nord, di tralasciare il più agevole sentiero basso per seguire il più spettacolare e panoramico sentiero alto.
Domenica mattina la possibilità, per un gruppetto di volenterosi, di affrontare la salita alla Forcella del Sassolungo prima di ricongiungersi col resto del gruppo e completare il programma: discesa lungo il Vallone Dantersasc sul lato opposto rispetto quello di salita, attraversamento della parete nord e del versante ovest del Sassopiatto fino al Giogo di Fassa (con sosta pranzo presso il Rifugio Sassopiatto), percorrenza del sentiero Friedrich August, sotto le torri meridionali del gruppo, per chiudere l’anello rientrando al Col Rodella. Meno vento e nuvoloni a tratti ancora più minacciosi rispetto il giorno precedente, ma sempre all’asciutto.
Nel seguito una breve “cronaca” del trekking raccontata attraverso alcune delle foto scattate nei due giorni di escursioni.
Presso la stazione a monte della funivia del Col Rodella, punto di partenza del trekking. Sullo sfondo la Punta Grohmann, le Cinque Dita e il Sassolungo.
Foto di gruppo prima di iniziare l’escursione: tutti in posa davanti alle vette oggetto del trekking (Sassopiatto, Dente, Torre Innerkofler, Punta Grohmann, Cinque Dita e Sassolungo).
Il gruppo del Sella (Piz Selva, Torre di Siela, Antersass, Col Turont, Piz Boè, Sass Pordoi) dalla stazione a monte della funivia del Col Rodella.
Accompagnati da un cielo non sempre promettente e da un bel vento "fresco", si inizia in direzione del Passo Sella traversando sotto la Punta Grohmann, le Cinque Dita, la Forcella Sassolungo e il Sassolungo.
Quasi arrivati, senza toccarlo, al Passo Sella, si entra nella "Città dei Sassi".
Nella "Città dei Sassi".
Sosta pranzo sui prati sotto la parete est del Sassolungo. Sullo sfondo, a sinistra, la Marmolada.
Sosta pranzo sui prati sotto la parete est del Sassolungo.
Dietro il Piz Sela, punto di arrivo di alcuni impianti sciistici, si elevano le ombreggiate Odle e i più soleggiati pascoli del Monte Stevia.
Contrasto tra le gialle fioriture dei soleggiati prati sotto il Sassolungo e il verde cupo dei prati in ombra del Passo Gardena.
Tratto di sentiero letteralmente "sotto" la parete nord del Sassolungo.
Aggiramento della parete settentrionale del Sassolungo. Sullo sfondo il Piz Sela.
Lungo il sentiero alla base della parete nord del Sassolungo.
Aggiramento della parete settentrionale del Sassolungo.
Vista verso il Vallone del Rio Cisles, chiuso tra le Odle e il Monte Stevia, aggirando la parete nord del Sassolungo.
Aggiramento di un nevaio residuo alla base della parete nord del Sassolungo.
Sotto la parete nord del Sassolungo.
"Usciti" dalla parete nord del Sassolungo, un momento di sosta presso il Piz Ciaulonch prima di intraprendere la salita al Rifugio Vicenza.
Ingresso nel Vallone Dantersasc.
In vista del Rifugio Vicenza, posto su uno sperone roccioso alla base della Piza de Dantersasc.
Tra le fioriture di rododendro ormai in vista del Rifugio Vicenza.
Salita finale sotto le torri del Sassolungo.
Il meritato aperitivo appena giunti al Rifugio Vicenza.
Il Sassopiatto e il Rifugio Vicenza illuminati dalla luce bassa del tramonto.
Le cime attorno al Rifugio Vicenza illuminate dalla luce rossastra del tramonto.
Tramonto dal Rifugio Vicenza.
Vista verso valle dal Rifugio Vicenza.
L’ombra del Sassolungo proiettata sul Sassopiatto dalla luce bassa del primo mattino.
Inizio della salita verso la Forcella del Sassolungo. Il Sassopiatto è già illuminato dal sole, mentre il Vallone Dantersasc è ancora in piena ombra.
Alla sinistra delle Cinque Dita si comincia a vedere la Forcella del Sassolungo.
Un tratto della ripida salita alla Forcella del Sassolungo.
Un tratto della ripida (e affollata) salita alla Forcella del Sassolungo.
Attraversamento di un piccolo nevaio residuo ormai giunti alla Forcella del Sassolungo.
Panorama verso sud-est dalla Forcella del Sassolungo. Oltre le "vicine" Marmolada, Cima Uomo e cime della cresta di Costabella, la vista riesce ad arrivare fino al Civetta (a sinistra) e alle Pale di San Martino (a destra).
Tratto iniziale della discesa dal Rifugio Vicenza.
Vista verso lo Sciliar "uscendo" dal Vallone Dantersasc.
Vista verso le Odle aggirando la parete nord del Sassopiatto.
Vista verso i Denti di Terrarossa aggirando la parete nord del Sassopiatto.
Panorama sull’Alpe di Siusi dalla Piza da Uridl.
Breve merenda sulla Piza da Uridl.
Traversando sotto il versante occidentale del Sassopiatto.
Ultimo sforzo prima di giungere al Jeuf de Fascia e al Rifugio Sassopiatto.
Arrivo al Rifugio Sassopiatto.
Pranzo al Rifugio Sassopiatto.
Ripartenza dopo la sosta pranzo lasciandosi alle spalle il Rifugio Sassopiatto e i Denti di Terrarossa.
Sotto le pareti meridionali del Sassopiatto (sentiero Friedrich August).
Dettaglio della Marmolada vista dal sentiero Friedrich August.
Panorama verso la Marmolada, i monti del Passo San Pellegrino e le Pale di San Martino dal sentiero Friedrich August.
Panorama verso il gruppo del Molignon, i Denti di Terrarossa e lo Sciliar dal sentiero Friedrich August.
Lungo il sentiero Friedrich August.
Lungo il sentiero Friedrich August, in vista del Rifugio Sandro Pertini.
Al rifugio Sandro Pertini.
Il Col Rodella, punto iniziale e finale del trekking ad anello, si avvicina.
Sotto la Torre Innerkofler e la Punta Grohmann.
Tratto finale del sentiero Friedrich August per chiudere il giro come era iniziato, ovvero camminando sotto le pareti di Sassopiatto, Dente, Torre Innerkofler e Punta Grohmann.