Bella giornata, molto calda nonostante la quota elevata, per l’escursione in vetta al Sass Queder, panoramica cima posta di fronte alle cime glaciali del gruppo del Bernina.
Due le possibilità per la salita: sfruttare la funivia del Diavolezza per portarsi in quota e salire a piedi l’ultimo centinaio di metri di dislivello, oppure la partenza a piedi dal Lej Pitschen, poco sotto il Passo Bernina, per addentrarsi nella val d’Arlas e risalire poi il fianco e la spalla orientali del Sass Queder.
Nel seguito alcune immagini del gruppo che ha effettuato tutta la salita a piedi.
Presso il Lej Pitschen, pronti per la salita al Sass Queder. Sullo sfondo, oltre i binari del trenino rosso e le acque del laghetto, da sinistra il Sassal Mason, il Piz Caral con la sottostante Vadret dal Cambrena e il Piz d’Arlas, ,
Inizio dell’escursione lungo i prati alla base del versante orientale del Piz d’Arlas dietro il quale, a sinistra, compaiono il Piz Caral e la vadret dal Cambrena.
Ingresso nella val d’Arlas, con la squadrata mole del Sass Queder sullo sfondo. Dietro a sinistra visibile anche il Piz Trovat.
Al Lej d’Arlas, nelle cui acque si specchiano gli escursionisti e, sullo sfondo, il Piz Albris, il Piz Pischa e il Piz Alv.
Vista verso il Piz Alv dal Lej d’Arlas.
In salita sui magri pascoli del fianco orientale del Sas Queder. Sullo sfondo il Piz d’Arlas.
Vista sui laghi del Passo Bernina (Lago Bianco e Lago Nero) e sul vicino Lej Pitschen risalendo il fianco orientale del Sass Queder. Sullo sfondo i monti sul confine con il livignasco e l’alta Valtellina (Corn da Camp, Corno di Dosdè, Scima da Saoseo, Piz dal Teo, …).
Vista verso il Piz d’Arlas e la calotta ghiacciata del Piz Cambrena risalendo il fianco orientale del Sass Queder.
Al termine del taglio in diagonale sul fianco del Sass Queder si giunge in vista del Lej da Diavolezza. Sul lato opposto del lago si eleva il Munt Pers, mentre a sinistra, sopra lo spigolo del Corn Diavolezza, si vede la cabina della funivia del Diavolezza.
Panorama verso oriente dal Lej da Diavolezza. Più a nord (sinistra) le vicine cime del Piz Albris, Piz Pischa, Piz Alv e Piz Lagalb con i solchi della Val da Fain e della Val Minor che si allungano verso i monti sul confine col livignasco. Più a sud, i laghi del Passo Bernina (Lago Bianco, Lago Nero e Lej Pitschen) e i monti sul confine con l’Alta Valtellina.
Verso il termine della salita lungo la spalla orientale del Sass Queder compaiono le vette ghiacciate del gruppo del Bernina: Piz Spinas, Bellavista, Crast’Agüzza, Piz Bernina e Piz Bianco, Piz Prievlus, Piz Morteratsch.
Meritata sosta In vetta al Sass Queder. Sullo sfondo, in primo piano, la brulla vetta del Piz Trovat e dietro le cime e i ghiacciai del Piz Cambrena, del Piz Palü e del Piz Spinas, dei Bellavista e della Crast’Agüzza.
Meritata sosta In vetta al Sass Queder. Sullo sfondo il Piz d’Arlas, la calotta glaciale del Piz Cambrena e, tutto a destra, il ghiacciaio che scende dall’estremo orientale del Piz Palü.
Panorama su tutto il gruppo del Bernina dalla vetta del Sass Queder.
Il Piz Palü che si specchia nelle vetrate del Rifugio Diavolezza, punto terminale dell’escursione.
Il Piz Palü visto dalla terrazza del Rifugio Diavolezza.
Il Piz Trovat e il Piz Cambrena dalla terrazza Rifugio Diavolezza.