Rifugio Bolzano
Immagini
13÷14 Luglio 2024
Trekking di due giorni sulle Dolomiti, dall’Alpe di Siusi ai laghetti di Fiè passando dallo Sciliar e pernottando al Rifugio Bolzano.
Primo giorno tra bassi e grossi nuvoloni: a tratti hanno nascosto le cime circostanti, ma in tanti altri hanno permesso comunque di godere degli ampi panorami e soprattutto hanno impedito alla temperatura di alzarsi troppo per la lunga traversata che, partendo dal Compatsch (raggiunto con l’ovovia che sale da Siusi), ha attraversato verso sud i pascoli dell’Alpe, ha scavalcato la Forcella Denti di Terrarossa, è transitata dal Rifugio Alpe di Tires (ottimo punto di appoggio per la pausa pranzo) per salire sull’altopiano sommitale dello Sciliar e raggiungere infine il Rifugio Bolzano. E, dopo cena, occasione per godere l’enrosadira sulle cime circostanti, ed in particolare sul Catinaccio, il mitico “giardino delle rose” nella leggenda di Re Laurino.
Meno nuvole e più caldo il secondo giorno. Lasciato il rifugio, si è iniziata una lunga e ripida discesa che, transitando dal Moarboden Hütte e dalla Malga Seggiola, ha portato alla “Gola del Diavolo”, una stretta forra attrezzata con passerelle di tronchi disposti perpendicolarmente al corso del torrente; oggi servono per fare passare i turisti, ma la tecnica era già usata nel medioevo per portare il bestiame ai pascoli alti dello Sciliar.
Usciti dalla gola, ancora un po’ di discesa, meno ripida della precedente, per raggiungere la Malga Tuff (utilizzata per la sosta pranzo) e quindi i vicini e affollatissimi laghetti di Fiè, punto terminale del trekking, dove c’è stato il tempo di bagnarsi i piedi prima di prendere i pullman di linea che hanno riportato il gruppo a Siusi per riprendere le auto.
Nel seguito alcune delle foto scattate nelle due giornate di trekking.