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Escursioni con le ciaspole – Consigli

            

Escursioni con le ciaspole – Consigli

A partire dal 2016 il C.A.I. San Fruttuoso ha introdotto nella sua programmazione invernale le escursioni con le ciaspole. Nel seguito vengono fornite alcune indicazioni sulla tipologia dei percorsi proposti ed alcuni consigli su abbigliamento e attrezzatura che si spera possano essere utili a chi si avvicina per la prima volta a tale pratica.


Percorsi

Le uscite con le ciaspole in programma sono facili, non eccessivamente lunghe, adatte anche a chi si accinge ad affrontare per la prima volta il mondo alpino invernale, purché dotato di un minimo di allenamento fisico.

L’elenco delle escursioni proposte è solo indicativo. La scelta del tracciato da seguire sarà dettata dai fattori ambientali noti solo al momento di affrontare l’escursione: in primis dalle condizioni del meteo, ma anche da quelle del manto nevoso. Con le ciaspole, infatti, la velocità di progressione e la fatica fisica dipendono molto dal tipo di neve: veloci e agili su nevi compatte e/o portanti, lentissimi su nevi pesanti e/o in cui si sprofonda.


Calzature

Sebbene quasi tutte le ciaspole siano dotate di attacchi universali e possano essere agganciate a qualunque tipo di calzatura, per una miglior protezione delle caviglie (con le ciaspole si sollecitano molto le articolazioni) sono consigliati gli scarponcini da montagna, quelli alti; altre calzature, tipo doposci, moon-boot o scarponi da snowboard sono meno idonee in quanto, essendo meno rigide, offrono un grado di protezione minore.

Tutti gli scarponi da trekking possono andare bene per le ciaspole; dovendo però trascorrere la giornata con i piedi nella neve, è bene che tengano l’acqua e il freddo. A tal riguardo, potendo scegliere, è preferibile orientarsi su quelli in pelle, più pesanti e più costosi di quelli in pelle scamosciata o in tessuti sintetici, ma che offrono un grado di tenuta decisamente superiore.


Abbigliamento

Come per il trekking estivo, anche per andare con le ciaspole è buona norma vestirsi a strati (il classico vestiario a cipolla): si può sudare in una bella salita su neve morbida sotto il sole brillante, ma anche gelare nei tratti all’ombra o se tira vento.

In linea di massima, per la parte alta del corpo, ci si può orientare verso un paio di magliette intime da tenere a contatto con la pelle, almeno una a manica lunga (preferibili quelle in materiale sintetico – quelle di cotone si impregnano di sudore, diventano pesanti e impiegano molto tempo ad asciugare), un paio di pile e/o maglioni, uno pesante e uno di medio spessore, e una giacca impermeabile, possibilmente antivento, di quelle leggere che una volta piegate occupano poco spazio nello zaino. Sono sconsigliati il classico piumino (quasi certa la sauna durante la camminata) e la mantella, raramente traspirante (e ancora rischio sauna) e soprattutto ingovernabile in caso di vento.

Passando alle gambe, per i freddolosi possono andare bene i pantaloni da sci. In alternativa, senza spendere troppo per chi è agli inizi, vanno bene una calzamaglia e i pantaloni lunghi estivi, magari con l’aggiunta di un paio di pantavento, anche tipo kay-way (facili da indossare e togliere per adeguarsi alle condizioni climatiche). Jeans e pantaloni di velluto sono pesanti, si bagnano facilmente e non aiutano il movimento.

Un paio di ghette, non indispensabili, possono aiutare a mantenere asciutta la parte inferiore dei pantaloni.

E per le “estremità”, calze da trekking (preferibili sempre quelle sintetiche, ma vanno bene anche quelle di lana), un berretto caldo (meglio se arriva a coprire le orecchie) ed un paio di guanti (pile o lana cotta, ma se disponibili anche i vecchi guanti da sci).


Altro materiale

Uno zainetto di circa 30 litri, con eventuale coprizaino, comodo da tenere in spalla, in grado di contenere l’attrezzatura sottoindicata, i capi di vestiario non indossati e la pala e la sonda, obbligatorie, e sul quale sia agevole agganciare le ciaspole (potrebbero capitare tratti di sentiero in cui le ciaspole non possono essere calzate).
Bastoncini (con le rotelle grandi); opzionali nei percorsi estivi, in inverno offrono grande aiuto per l’equilibrio e per la progressione sui terreni innevati.
Occhiali da sole, crema solare e stick per le labbra (il riflesso della neve accentua la forza del sole, senza considerare il fatto che in quota i raggi UV sono più intensi che in pianura).
Una borraccia con acqua e un thermos con bevanda calda (tipo tè).
Cibo per la giornata (secondo abitudini e gusti: panini, cioccolata, barrette energetiche, frutta secca, ...).
Ovviamente le ciaspole e il kit di autosoccorso (artva, pala e sonda), OBBLIGATORIO per tutte le attività sulla neve al di fuori delle piste e dei sentieri battuti.